Mercedes Fenice
- Riccardo Virgili
- 25 feb
- Tempo di lettura: 3 min
La Mercedes W16 è la nuova creazione del team di Brackley, una monoposto che segna un’evoluzione significativa rispetto alla deludente W15. L’obiettivo principale dei tecnici della casa tedesca è quello di correggere le criticità emerse nella stagione precedente, in particolare quelle legate al bouncing, al surriscaldamento degli pneumatici posteriori e alle difficoltà nelle curve a media-bassa velocità. La W15, infatti, si era rivelata estremamente difficile da gestire, con una finestra di funzionamento molto ristretta e frequenti problemi di performance legati al comportamento delle sospensioni e alla gestione dei flussi aerodinamici.
Una delle modifiche principali riguarda l'avantreno, dove è stato introdotto un nuovo design dell'ala. Il muso della W16 si appoggia ora direttamente sul main plane, anziché sul secondo elemento, un cambiamento che dovrebbe permettere una gestione più efficace dei flussi d’aria sotto l’ala anteriore.

La configurazione delle sospensioni all’anteriore rimane quella push-rod, ma con una nuova disposizione dei triangoli, ora posizionati più in alto. Anche al posteriore, la sospensione push-rod è stata confermata, ma con alcune ottimizzazioni per migliorare la stabilità e la prevedibilità della vettura.
Le sospensioni, infatti, sono state uno dei punti deboli della W15, incapace di garantire un buon funzionamento degli pneumatici, e Mercedes ha lavorato per renderle più facili da gestire, sperando che ciò contribuisca a una migliore performance generale, soprattutto in condizioni di gara difficili.
Un altro aspetto importante del lavoro svolto dai tecnici Mercedes riguarda la zona centrale della vettura. I radiatori, infatti, sono stati completamente ridisegnati. La configurazione a “P” della W15 è stata sostituita da una doppia apertura, che integra una presa d’aria orizzontale e una fessura verticale. Questa modifica, unita a un allungamento della bocca di squalo sopra gli inlet dei radiatori, dovrebbe migliorare la gestione dei flussi d’aria verso il retrotreno, elemento cruciale per la gestione della stabilità e delle prestazioni.
Le pance laterali sono state riprogettate per risultare più ampie e meglio integrate con il cofano motore rivisitato, ispirato a soluzioni adottate dalla Red Bull. Questo nuovo design, con una parte terminale più incurvata, è pensato per migliorare l'energizzazione dei flussi aerodinamici diretti verso il retrotreno, ottimizzando così la velocità di punta della vettura.
L'ala posteriore della W16 ripropone una soluzione che Mercedes aveva sviluppato per prima, ma che ora è stata adottata anche da altri team. Il main plane, infatti, non si appoggia completamente all'endplate, un accorgimento che dovrebbe favorire un miglior bilanciamento aerodinamico e una maggiore velocità di punta.
Pur concentrandosi sul progetto a lungo termine del 2026, Mercedes non ha trascurato la stagione 2025, considerata da molti come una sorta di anno di transizione. Tuttavia, il team ha messo in campo significativi miglioramenti tecnici per risolvere i problemi che hanno afflitto la vettura nelle ultime tre stagioni, cercando di colmare le lacune emerse nelle gare precedenti e tornare a competere ai vertici della Formula 1.
Il 2025 segna l’inizio di una nuova fase per Mercedes, e la W16 rappresenta il primo passo verso il recupero della competitività. Con il debutto in pista durante lo shakedown in Bahrain, previsto per domani, i tifosi e gli esperti di motorsport attendono con ansia di vedere come la vettura si comporterà nelle prime sessioni di test. Il team, infatti, spera che le modifiche aerodinamiche e alle sospensioni possano finalmente riportare Mercedes in lotta per i primi posti, con l’ambizione di restituire al team la fiducia e le prestazioni che hanno caratterizzato la sua era di successi.

Foto: mercedesamgf1, formulacritica
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