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McLaren voce grossa

Era sembrato fuori forma e in difficoltà tra venerdì e sabato il team papaya, ma nell'evoluzione del weekend ha dimostrato di avere una macchina molto competitiva, la più veloce in griglia chiudendo la gara domenicale con una doppietta decisamente comoda. Piastri domina senza problemi e la seconda posizione di Norris, guadagnata al primo giro non è stata mai realisticamente messa in discussione da parte di Russell, seppure nel giro di uscita il leader del mondiale sia uscito dietro il rivale. Ottimo il portabandiera Mercedes sul fronte gomme, introduzione lenta della hard facendo avvicinare Leclerc ma mantenendolo alle spalle grazie alla sua uscita da curva 13, e buon passo gara che gli ha permesso di chiudere sul podio. Meno bene il suo compagno, Antonelli, partito P8 e arrivato solo sesto a causa di un danno al fondo causato dal pezzo di ala perso da Leclerc. Bravo Max che mette una RB21, non al livello (dodicesimo Lawson), ai piedi del podio con un'ottima gestione gomme nel secondo stint quando negli ultimi 20 giri si è acceso pareggiando i tempi McLaren e recuperando la Ferrari del 16, sorpassata con una super manovra tra curva 1 e 2, per lui miglior sorpasso di giornata. Arrivando alla delusione domenicale, sempre più frequente e culminata con la squalifica di entrambe le macchine, le prestazioni della Rossa sono sembrate solo lontane parenti di quelle del sabato mattina: bene con la media, ma fatica nel finale con la dura. Lewis non ha mai trovato il feeling della Sprint forse per i cambiamenti di set up o a causa della macchina che è stata ancora alzata, come tutti, per ovviare al maggior peso del serbatoio in gara. Addirittura il sette volte campione non è mai sembrato al livello di un Leclerc con 20/30 punti di carico aerodinamico in meno quantificabili in una perdita di 3 o 4 decimi al giro. Tanta fatica anche per Charles, parte bene ma rompe l'ala in un contatto fortuito con Hamilton, il monegasco ha ripetuto per tutto il weekend che questa non è la sua pista preferita e che solo nell'uscita di curva 13 perdevano due decimi da tutti gli altri. Nelle interviste post gara inoltre il 16 ha ribadito che secondo lui la vittoria era addirittura alla portata, queste parole, per quanto possano sembrare fuori luogo, non possono che dare fiducia verso i prossimi GP essendo consapevoli che il vero potenziale di questa SF25 non è stato ancora espresso. Non tanto guardando Suzuka, le cui caratteristiche (come Shanghai) favoriscono le McLaren, ma la tripletta di gare in arrivo tra due settimane, ovvero Giappone, Bahrain e Arabia Saudita, che dovrebbero portare con sè anche i primi aggiornamenti assolutamente necessari, crediamo che la Ferrari riuscirà a mostrare tutte le sue potenzialità. Dalla notte australiana al grande risultato cinese per la Haas, avevano concluso ultimi al traguardo una settimana fa, ma in Cina hanno ribaltato una macchina che sembrava fallimentare e hanno chiuso una gara eseguita in maniera perfetta in quinta e ottava posizione con Ocon e Bearman. Ciò testimonia quanto possa essere veloce il cambiamento delle forze in campo: Oliver in Australia è stato uno dei peggiori, mentre a Shanghai è rinato recuperando sette posizioni con bei sorpassi, simpatici team radio e un ottimo punto portato in casa americana. Costante la prestazione della Williams di Albon che si conferma in zona punti, settimo, e davanti al compagno Sainz decimo che, come previsto, deve abituarsi al nuovo ambiente, ma che pareggerà sicuramente le prestazioni del compagno molto presto. Squalificato Gasly per sottopeso e tredicesimo Doohan con l'Alpine, l'australiano ha condotto un weekend vivace: oltre ad essere penalizzato di 10 secondi in gara, Jack è stato protagonista di manovre molto aggressive nella Sprint e di qualche testacoda qua e là risvegliando i tifosi da un soporifero GP. Grande delusione è stata anche quella dell'Aston Martin, pur conquistando due punti dopo le squalifiche, al traguardo con solo con Stroll in nona posizione, senza passo per tutte e cinque le sessioni di attività in pista. Volano in qualifica le Racing Bulls, ma tornano con i piedi per terra in gara con Hadjar P11 e Tsunoda, obbligato ai box per il collasso strutturale della sua ala anteriore, sedicesimo e ultimo in pista. Poco giudicabili le Sauber accoppiate in P14 e P15 con Bortoleto e Hulkenberg, di gran lunga le più lente in pista. Nonostante una gara con pochi sorpassi al comando, si contano sulle dita di una mano, il weekend cinese ci ha regalato la prima vittoria di Lewis in rosso, seppur al sabato, per questo rinnoviamo l'appuntamento con la Formula 1 al GP di Giappone a Suzuka, dove qualche team porterà già degli aggiornamenti cercando di movimentare la classifica. Dunque appuntamento in pista tra venerdì 4 e domenica 6 aprile.

Ph: gettyimages
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