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GP Australia: Caos e strategie

La pioggia australiana ci ha regalato due ore di gara piene di colpi di scena e imprevedibilità, al termine delle quali ha trionfato Lando Norris su McLaren.

Buona la gestione strategica della McLaren sul piano delle soste, precise e al momento giusto nonostante i due errori dei piloti, uno dei quali ha rovinato la gara di Piastri che ha concluso al nono posto. Facilitata sicuramente la gestione della battaglia tra i due da una vettura dominante che gli ha garantito un vantaggio di un secondo al giro per tutta la porzione di gara bagnata, ma non per questo ottimale, la richiesta fatta a Piastri nel suo GP di casa e con 15 secondi di vantaggio sul primo inseguitore di mantenere le posizioni e quindi di non attaccare Norris è sembrata francamente fuori luogo. McLaren dominante che minaccia di chiudere un mondiale appena nato, ma da verificare la vicinanza degli inseguitori al GP di Cina e Giappone per capire se il team di Woking può ripetere il dominio Red Bull 2023. Ci ha provato in tutti i modi Verstappen a strappare la vittoria dalle mani di Norris, ma nonostante i 18 giri iniziali in seconda posizione nulla ha potuto e appena superato da Piastri, a causa di un suo errore, è sprofondato a 15 secondi al ritmo di un secondo a giro dalle papaya. Difficoltà coerenti con il suo weekend per Lawson che necessità di tempo per ambientarsi nel complicato box Red Bull, per lui ritiro. Da 8 la prestazione Mercedes, chiude sul podio Russell che forse è l'unico che ha avuto una gara pulita e con poche battaglie, mentre straordinaria la gara dell'esordiente Antonelli partito sedicesimo e arrivato quarto. Sembrava un esperto veterano dribblando ben dodici vetture in condizioni difficilissime arrivando fino al quarto posto nonostante un testacoda nelle fasi iniziali in curva 4 che fortunatamente non ha terminato la sua gara.

Fantastico Albon quinto dopo un weekend dove è stato costantemente davanti al compagno Sainz, a muro sotto Safety Car nel secondo giro, ma anche ottima la gestione strategica del muretto Williams che ha fatto guadagnare due posizioni al pilota thailandese, dalla settima ai piedi del podio. Sesto Stroll che senza dare nell'occhio ha guadagnato 7 posizioni rispetto alla sua casella di partenza, ma ancora meglio Hulkenberg su Sauber che ne ha guadagnate ben 10. Arrivando al tasto dolente ferrarista, si è trattato di una Ferrari troppo brutta per essere vera, chiaramente le prestazioni della SF-25 non sono quelle viste in Australia. La stagione della rossa inizierà in Cina tra una settimana, approfondiremo in settimana la brutta prestazione del team di Maranello. È riuscito a rimontare fino alla nona posizione il padrone di casa Piastri che fino all'errore che gli è costato il secondo posto e la chance di vittoria non è sembrato per nulla inferiore a Norris, sarà lui il principale antagonista del compagno di squadra. Anonima la gara di Gasly che ha chiuso appena fuori dai punti, da verificare l'Alpine su un vero circuito perchè l'auto francese non è sembrata malvagia sull'asciutto.

Un grande peccato la dodicesima posizione di Tsunoda, che mentre Lawson faticava tantissimo sulla Red Bull conclude quinto in qualifica e mantiene la sesta posizione per gran parte della gara, ma l'ultimo ribaltamento delle condizioni atmosferiche gli ha fatto perdere tutto il progresso fatto ritrovandosi fuori dai punti. Anche se empre meglio del compagno di squadra Hadjar a muro alla prima curva del giro di formazione, non il miglior esordio per lui piangente fuori della monoposto, ma fa parte di un processo di crescita del giovane pilota scuola Red Bull. Discorso diverso invece per le due Haas che hanno preferito rischiare il tutto per tutto rimanendo fuori con le intermedie su condizioni asciutte per cercare di raddrizzare una gara difficile a causa di una macchina lenta: ultimo e penultimo Bearman e Ocon. Giustificabili gli errori dei rookie Bortoleto, autore di un'ottima qualifica, e Doohan che vede però sempre più ingombrante l'ombra di Colapinto pronto a prendere il suo posto. Non ha concluso il GP Fernando Alonso, l'espertissimo spagnolo ha commesso un errore quasi inaspettato da un pilota in Formula 1 dal 2001, ma ciò testimonia le difficoltà atmosferiche della gara e dà ancora più risalto alla prestazione degli altri. Ora testa alla Cina, già da venerdì le vetture torneranno in pista per le qualifiche della sprint, perciò i team devono fare tesoro di quanto imparato in Australia e cercare di migliorarsi in vista del secondo GP della stagione.

Ph: quotidianosportivo
Ph: quotidianosportivo

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