Ferrari: Bahrain a due facce
- Riccardo Virgili
- 14 apr
- Tempo di lettura: 2 min
La Formula 1 è tornata a far divertire i suoi appassionati dopo il soporifero weekend giapponese, con una gara con tantissimi sorpassi e strategie differenti e mutevoli.
L'analisi del complicato GP del Bahrain non può non iniziare dalla scelta delle gomme con cui partire, tutti con soft usate tranne le due Rosse con medie nuove bersaglio di critiche. Il muretto del team italiano ha deciso di tentare questa strategia diversa in quanto si era concretizzata la possibilità della gara ad una sola sosta, nella mattinata infatti le gare di F2 e F3 avevano evidenziato una tenuta quasi inaspettata delle coperture più soffici. L'idea della sosta unica pertanto deve aver stuzzicato i cervelli di Maranello che nelle fasi iniziali si sono visti sfilare due avversari con Leclerc, mentre Hamilton inaspettatamente autore di un buono scatto è stato stretto da Sainz in uscita di curva 2 tornando in nona posizione. Il passo nel primo stint ha certamente risentito di questa scelta, i ferraristi perdevano uno o due decimi al giro dai rivali, ma quando chi montava la rossa si è fermato finendo del traffico il passo non è mancato. Al giro 13, per la prima sosta, Verstappen monta la hard che però non si accende mai, distruggendo la gara dell'olandese, perciò il muretto rosso cambia i suoi programmi e opta per un secondo set di medie virando sulle due soste, scartando 13 giri di gestione gomma da sosta unica dei due piloti. Mossa che si rivela vincente, o quanto meno da podio, Leclerc torna su Russell con una velocità quasi disarmante, stessa cosa per Hamilton che arriva in P5.

Questo secondo stint della SF25 è forse l'unica grande nota positiva della domenica ferrarista, Charles era il più veloce in pista e compieva sorpassi con facilità, come Lewis. I tanti sorpassi nelle retrovie vedono un arrembante Antonelli autore di manovre coraggiose e al limite, ma anche un Sainz particolarmente caldo che finisce col toccarsi con Tsunoda aprendo la pancia destra della Williams finendo la sua gara. I piccoli detriti lasciati in pista hanno convinto il direttore di gara a far scendere in pista la Safety Car, scelta molto discutibile che uccide la strategia Ferrari, pronta a giocarsi la gomma morbida nel finale per agguantare il secondo posto, assolutamente alla portata senza Safety Car. Al giro 34 dunque gli ingegneri si trovano di fronte al dilemma senza poter più montare gomme medie: soft o hard? Realisticamente parlando, come confermato da Leclerc, fare più di 20 giri con la soft per la Ferrari era impensabile, perciò la hard e la sofferenza finale era l'unica opzione. Nonostante il gran sorpasso all'esterno di Hamilton su Norris alla ripartenza e la strenua difesa di Leclerc, Norris si è ripreso il terzo posto.

Tuttavia la Rossa se ne va dal Bahrain con delle piccole certezze in più: la pista sfavorevole è stata mitigata dagli aggiornamenti positivi e dalla straordinaria prestazione di Leclerc, ma la SF25 necessita di altri sviluppi perchè l'ultimo treno per il mondiale sta partendo e i 100 punti di distacco dalla vetta si fanno pesanti.

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